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  • Genetica Medica

     

Diagnosi Citogenetica

Il Settore di Citogenetica è contraddistinto da tre aree principali: una dedicata alle colture cellulari, una dedicata principalmente alle tecniche di citogenetica molecolare ed un’area dedicata all’analisi dei dati. Il Settore si avvale delle competenze di un medico, di biologi specialisti e di tecnici di laboratorio. E’ equipaggiato con diverse postazioni di microscopi ottici e ad epifluorescenza e due piattaforme di microarray (oligonucleotide-array e SNP-array).

Le diagnosi sono effettuate sia in epoca prenatale che postnatale e vengono svolte sia mediante metodiche standard, quali il cariotipo o la FISH, che mediante metodiche più sofisticate, quali ad esempio il sequenziamento e le analisi mediante microarray genomici. Scopo principali delle indagini richieste è quello di identificare una causa cromosomica o genomica di difetti congeniti e/o disturbi del neurosviluppo.

L’attività è svolta in stretta collaborazione con l’Ambulatorio di Ginecologia  e lo Studio Medico dell’Istituto ed inoltre il Settore opera in sinergia con il Settore di Genetica Molecolare, per assicurare un risultato che sia il più esaustivo e chiaro sia per gli addetti ai lavori che per il paziente e i suoi familiari, attraverso approfondimenti con tecniche alternative e complementari, approfondimenti clinici e la discussione dei risultati rilevanti consegnati nell’ambito di una consulenza genetica post-test.

Il personale specializzato del Settore si dedica inoltre all’attività di consulenza pre-test, inclusa quella legata al test non invasivo per le donne in gravidanza (NIPT).

Il Settore nell’ultimo triennio ha effettuato circa 3000 test in diagnosi prenatale e circa 3000 test in diagnosi prenatale.

Specialità

Principali Patologie Trattate

Patologie Cromosomiche
  • Anomalie di numero
  • Riarrangiamenti strutturali
  • Riarrangiamenti sub-telomerici
  • Disturbi del neurosviluppo da anomalie genomiche

Sindromi da micro delezione/micro duplicazione:

  • Disabilità intellettiva
  • Anomalie congenite
  • Neuropatie periferiche
Cariotipo

Scopo dell’analisi del cariotipo, cioè lo studio dell’assetto dei cromosomi, è la diagnosi di sindromi legate ad aberrazioni cromosomiche numeriche (quali trisomie, monosomie) e/o strutturali (traslocazioni, delezioni ed inversioni), che può essere effettuata sia in epoca prenatale (su trofoblasto, liquido amniotico, sangue fetale, materiale abortivo) che post-natale (sangue periferico, cute). Trova inoltre indicazione in coppie con infertilità o poliabortività.

FISH (Fluorescent In Situ Hybridization)

L’analisi FISH, attraverso l’uso di sonde fluorescenti, è in grado di: 1. rilevare riarrangiamenti cromosomici non visibili con le normali tecniche di citogenetica standard, le cosiddette sindromi da microdelezione/microduplicazione per le quale si abbia un sospetto clinico; 2. caratterizzare i riarrangiamenti cromosomici, bilanciati o sbilanciati, quali traslocazioni, inversioni o definire l’origine dei piccoli cromosomi soprannumerari (ESACs); 3. identificare anomalie numeriche in mosaico, anche diluito.

A tale scopo il Settore è dotato di una batteria di frammenti di DNA (BACs) per l’allestimento di sonde che coprono nell’insieme l’intero genoma.

Microarray genomici

Scopo dell’esame è individuare sbilanciamenti “criptici” lungo il genoma (delezioni/duplicazioni o CNV) ad una risoluzione molto superiore (>10 volte) a quella dell’analisi del cariotipo standard; lo SNP-array inoltre è in grado di genotipizzare l’intero genoma per l’analisi delle regioni di omozigosità, utilizzabili per rilevare  la presenza di Disomia  Uniparentale (UPD)  e regioni identiche per discendenza.

Tale tecnica ha un’elevata resa diagnostica, permettendo di individuare in circa il 20% dei campioni analizzati una CNV patogenetica.

Trova indicazione principalmente nello studio di pazienti affetti da difetti congeniti e/o disturbi del neurosviluppo e nello studio di gravidanze complicate da anomalie ecografiche.

NIPT (Non Invasive Prenatal Testing)

Il NIPT analizza il DNA fetale libero (cfDNA) presente nel plasma della donna in gravidanza, attraverso un semplice prelievo di sangue a partire dal compimento delle 10 settimane di gestazione. Permette di verificare il rischio che il feto sia affetto dalla trisomia 13,18 o 21 o da anomalie di numero dei cromosomi sessuali, oltre a determinarne il sesso. Non è un test diagnostico, ma un test di screening. Tuttavia, il suo elevato grado di specificità e sensibilità (>99%) rende questo test molto più attendibile di altri test di screening prenatali non invasivi al momento disponibili. Il test è rivolto a tutte le donne in gravidanza, naturale o medicalmente assistita, anche gemellare.

Attività scientifica e divulgativa

Il Settore svolge attività di ricerca focalizzata principalmente sullo studio delle basi genetiche di sindromi malformative associate a disabilità intellettiva/autismo attraverso l’utilizzo di piattaforme basate su microarray genomici. In questo ambito l’Unita’ partecipa a diversi database dedicati (italiani e internazionali). Questa esperienza e raccolta di un’ampia casistica di pazienti, insieme all’acquisizione di tecnologie di sequenziamento di nuova generazione (piattaforme NGS), ha permesso recentemente di sviluppare nuove linee di ricerca con l’obiettivo di identificare possibilmente nuovi geni-malattia e di studiare le conseguenze fenotipiche dei riarrangiamenti genomici strutturali. In questo ambito, ha avviato una collaborazione internazionale per lo studio delle modificazioni epigenomiche alla base di malattie complesse, quali l’autismo. Inoltre, allo stesso fine, collabora con l’Unità di Ricerca dell’Istituto di riprogrammazione cellulare (Referente: Dr.ssa J. Rosati) per sviluppare modelli cellulari di alcune di queste condizioni.

Infine l’Unità è di supporto ai progetti di ricerca basati su cellule staminali riprogrammate, per i quali svolge analisi del cariotipo standard e SNP-array.

Tale attività ha prodotto negli anni più di cento pubblicazioni ed è stata oggetto di comunicazioni orali in convegni di interesse nazionale ed internazionale, ricevendo anche riconoscimenti formali.

Il Settore ospita tesisti, Specializzandi e Dottorandi dell’Università Sapienza che partecipano all’attività di ricerca.

I biologi Specialisti del Settore sono membri attivi del Gruppo di Lavoro di Citogenetica e Citogenomica della SIGU (Società Italiana di Genetica Umana).

Verifiche Esterne di Qualità (VEQ)

Il Settore partecipa attivamente al programma delle VEQ (italiane e europee) e alcuni professionisti del Settore sono membri del Postnatal SAG (Specialist Advisory Group) del GenQA (Genomics Quality Assessment, member of UK NEQAS Consortium) e valutatori per lo schema “Postnatal constitutional Copy Number Variation (CNV) detection” dello stesso Organismo Internazionale.

Per info e prenotazioni
+39 06 44160515

Campioni prelevati all’interno dell’Istituto

I materiali biologici necessari per eseguire i test genetici disponibili, prelevati all’interno dell’Istituto previa Consulenza Genetica (come raccomandato nelle Linee Guida per le attività di Genetica Medica), sono i seguenti:

Prelievo di sangue venoso

Al paziente non è richiesta alcuna preparazione e non è necessario rispettare il digiuno.

Prelievo di Liquido Amniotico (Amniocentesi)
Le informazioni riguardanti la preparazione all’amniocentesi verranno fornite al momento della prenotazione.

Campioni inviati dall’esterno

Per le analisi Citogenetiche è possibile inviare il campione biologico all’Istituto previo accordo con la Dott.ssa Laura Bernardini, Referente di Settore Diagnosi Citogenetica, (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / 06 44160 515).

Il personale della Sezione Citogenetica fornirà indicazioni sulle modalità di invio quali, ad esempio:

  • Quantità minima
  • Tipo di contenitore ed eventuale anticoagulante da utilizzare
  • Dati identificativi necessari
  • Tempi di consegna al laboratorio
  • Richieste di eventuali campioni aggiuntivi da campioni aggiuntivi da familiari.